La porta dell'inferno


Indice


Quella porta non avrebbe mai dovuto aprirsi, e per oltre un secolo non venne aperta.


<< Ragazzi, il K2 rileva un forte sbalzo elettromagnetico! >>, esclamò Chris.
I suoi compagni Mark, Roxy e Maurice si girarono verso di lui.
<< Finalmente un contatto, iniziamo la sessione audio >>, disse Mark, mentre passava a Chris il suo registratore digitale. Tutte le ricerche si concentrarono quindi in quella stanza.
<< C'è qualcuno che desidera parlare con noi? >>, chiese Chris.
Il registratore non emise alcun suono.
<< Come ti chiami? >>, continuò Chris.
<< Vuoi comunicare con noi? >>.
La pioggia che batteva sulle finestre del castello era l'unico rumore udibile in quel momento.
<< Falso allarme, il segnale è sparito >>, disse Maurice.
<< Aspettate, guardate! >>, insistette Chris.
<< Non è sparito. Si sta...spostando! Venite >>.
La squadra iniziò a seguire il segnale elettromagnetico, fino a ritrovarsi di fronte ad una vecchia porta.
"Maledizione", pensò Chris.
<< Non dovremmo trovarci qui >>, disse Roxy.
<< La sovrintendente ci ha proibito di aprire questa porta, questa sezione è pericolante >>.
<<non ci sarà bisogno che la sovrintendente lo venga a sapere>>, disse una voce alle loro spalle.
I quattro si voltarono...


Prologo

Chris, Mark, Roxy, Maurice avevano iniziato ad occuparsi di ricerche sulle attività paranormali l'anno precedente.
Era nato tutto da un piccolo esperimento condotto da Chris e Mark in una vecchia abitazione.
Chris aveva portato con se il suo K2, un apparecchio in grado di rilevare sbalzi nel campo elettromagnetico, mentre Mark aveva in tasca il suo registratore digitale. I due si erano appostati in una stanza, e avevano iniziato la sessione di registrazione.

<< Se in questa stanza c'è qualcuno che desidera comunicare con noi, lo preghiamo di darci un segno della sua presenza >>, aveva detto Chris ad alta voce. Intorno a lui regnava il silenzio, interrotto solo dai topi che passeggiavano nella stanza accanto.
<< Non accade nulla, amico >>, aveva concluso sospirando Mark.
In quel momento il K2 aveva iniziato a rilevare un forte sbalzo.
<< Guarda, Mark! Questo vuol dire che qualcosa vicino a noi sta influenzando il campo! >> aveva esclamato Chris, euforico.
<< Ok, abbiamo capito che sei qui, come ti chiami? >>, aveva aggiunto.
Nessuna risposta.
<< Quanti anni hai? >>, aveva chiesto Mark.
Un debole suono proveniva da un'altra stanza.
Mark si era messo a tremare, per cui Chris aveva preso la parola.
<< Non riesco a sentirti bene. Quanti anni hai? >>.
Un rumore, questa volta più vicino.
<< Dove sei in questo momento?>>, aveva chiesto.
Silenzio.
<< Sembra che voglia rispondere alla domanda sulla sua età, Chris >>, aveva sussurrato Mark.
<< Riprova >>.
<< Cerca di parlare forte, non vogliamo farti del male. Quanti anni hai? >>
Una voce era giunta in quel momento alle spalle dei due, una voce roca.
<< OTTO! >>

Dopo quell'evento i due amici erano stati intervistati in tutte le maggiori reti televisive, ed avevano creato una squadra per migliorare le ricerche: Chris aveva il compito di gestire le sessioni audio, Mark era l'addetto alla rilevazione dei campi elettromagnetici, Roxy gestiva la videoregistrazione mentre Maurice utilizzava una termocamera per rilevare i livelli di calore nell'ambiente.
Avevano chiamato il loro team "Ghost Hunters International", ed avevano effettuato numerose indagini in tutto il mondo.

Mai, però, avrebbero immaginato cosa avrebbero trovato quel giorno, nel Warwick Castle, in Inghilterra.


Capitolo Primo

<< Che delusione, ragazzi >>, sospirò tristemente Chris.
<< Un lungo viaggio solo per scoprire che il "fantasma" della casa della signora Oldman era in realtà un banale effetto ottico >>.
Mark lo raggiunse.
<< Guarda il lato positivo, abbiamo fatto una gita fuori porta >>.
" Come se non ne facessimo già abbastanza ", pensò Chris, che si limitò a dire: << Già >>.
Il suo telefono si mise a squillare. << Pronto? Si, siamo noi. Benissimo! >>, il volto di Chris si illuminò.
<< Guardi, siamo in ritorno da una precedente indagine, ma saremo da lei in serata, quando le visite turistiche saranno concluse. A stasera >>.
<< Chi era? >>, domandò Roxy.
<< Era la sovrintendente del castello di Warwick in persona, si prevede una bella indagine! >>.
Come promesso, la squadra arrivò al castello al termine delle visite turistiche, in modo da eliminare rumori di fondo in grado di interferire (voci dei turisti, telefonini...) .
Una signora vestita in maniera molto elegante raggiunse il gruppo.
<< Buonasera, io sono la signora Evans, la sovrintendente del castello di Warwick, benvenuti >>.
<< La ringrazio per averci contattati, signora Evans >>, rispose Chris.
<< Allora, quali fenomeni avvengono qui? >>.
La sovrintendente fece accomodare il gruppo nel suo studio, e li invitò a sedersi.
<< Dunque, secondo molte testimonianze da parte dei guardiani notturni il castello è infestato dal fantasma di un uomo. Spesso, durante i turni notturni, i guardiani hanno riferito di aver avvistato una figura maschile aggirarsi nelle aree del castello. Pensando si trattasse di un ladro o un teppista, il guardiano di turno ha seguito la figura, fino a ritrovarsi in una stanza senza uscita, senza alcuna traccia dell'uomo. Più guardiani hanno riferito lo stesso fenomeno. Per di più alcuni turisti hanno dichiarato di essersi sentiti a disagio in alcune stanze del castello, come se qualcuno li spiasse dagli angoli bui delle altre stanze. Ecco, ragazzi, perchè oggi siete qui. Voglio scoprire se si tratta solo di racconti, o se la storia è vera >>.
<< Molto interessante, signora Evans >>, disse Chris.
<< Faremo un'indagine accurata del castello. Abbiamo libero accesso ad ogni sezione? >>.
<< Non proprio >>, disse la sovrintendente.
<< Vicino al salone c'è una porta che non viene aperta da più di un secolo. Non sappiamo cosa ci sia oltre quella porta, ma il pavimento e il soffitto potrebbero essere cedevoli, ragion per cui la zona è stata sigillata. Per il resto avete carta bianca, ragazzi >>.
<< Oh, peccato >>, disse Maurice.
<< Va bene così, non voglio esporvi a rischi inutili >>, rispose Chris.
<< In fin dei conti, i fenomeni sono avvenuti nelle zone visitate dai guardiani e dai turisti. Non c'è bisogno di entrare lì dentro. Forza ragazzi, prepariamoci e iniziamo l'indagine >>.

Il gruppo controllò che l'attrezzatura fosse carica e funzionante, e piazzò le telecamere nelle aree dove era stata vista l'entità. Dopodichè, muniti di torce, i quattro entrarono nel buio maniero.

<< Telecamere Ultraviolette funzionanti >>, disse Roxy.
<< Maurice, qual'è la temperatura? >>.
<< Trentotto gradi >>, rispose lui.
<< Campo elettrico nella norma, nessun disturbo esterno >>, comunicò Mark.
<< Bene, iniziamo dalla sala accanto al gabbiotto del guardiano, dove hanno riferito di aver visto passare l'ombra >>, disse Chris.

Giunti nella sala, il gruppo iniziò la sessione di registrazione.
<< C'è qualcuno qui? Vuoi comunicare con noi?>>, iniziò Chris.
La sessione non fornì alcun risultato, i campi elettromagnetici erano stabili, così come la temperatura.
Nessun risultato venne ottenuto nelle altre stanze, e il gruppo iniziò a pensare che si fosse trattato di un passaparola di qualche buontempone.
<< Mi dispiace, ragazzi >>, disse Chris.
<< Credo che non ci sia nulla qui >> .
<< Capita, Chris, non è colpa...>>, si interruppe Mark.
Bum. Un rumore in lontananza.
<< Avete sentito? >>, continuò.
Bum, Bum, Bum.
<< Sembrano passi >>, disse Roxy.
<< Passi pesanti >>.
<< Potrebbe essere ciò che cerchiamo >>, rispose Chris.
<< seguiamo il rumore >>.
Seguendo i passi, la squadra arrivò in una grande stanza.
<< Ragazzi, il K2 rileva un forte sbalzo elettromagnetico! >>, esclamò Chris.
I suoi compagni si girarono verso di lui.
<< Finalmente un contatto, iniziamo la sessione audio >>, disse Mark, mentre passava a Chris il suo registratore digitale. Tutte le ricerche si concentrarono quindi in quella stanza.
<< C'è qualcuno che desidera parlare con noi? >>, chiese Chris.
Il registratore non emise alcun suono.
<< Come ti chiami? >>, continuò Chris.
<< Vuoi comunicare con noi? >>.
La pioggia che batteva sulle finestre del castello era l'unico rumore udibile in quel momento.
<< Falso allarme, il segnale è sparito >>, disse Maurice.
<< Aspettate, guardate! >>, insistette Chris.
<< Non è sparito. Si sta...spostando! Venite >>.
La squadra iniziò a seguire il segnale elettromagnetico, fino a ritrovarsi di fronte ad una vecchia porta.
"Maledizione", pensò Chris.
<< Non dovremmo trovarci qui >>, disse Roxy.
<< La sovrintendente ci ha proibito di aprire questa porta, questa sezione è pericolante >>.
<< Non ci sarà bisogno che la sovrintendente lo venga a sapere >>, disse una voce maschile alle loro spalle. I quattro si voltarono...

<< Buonasera >>, aggiunse l'uomo.
<< Sono Earl, il guardiano. Sono stato avvertito della vostra indagine, e sono passato a vedere se va tutto bene >>.
<< Si, signore >>, rispose Chris.
<< Era lei a passeggiare nel corridoio, poco fa? >>.
Un'espressione incuriosita apparve sul volto del guardiano.
<< Eh? Proprio no. Ero nella stanza accanto, non vengo dal corridoio, perchè? >>, chiese.
<< Abbiamo sentito dei passi percorrere il corridoio, e ora abbiamo un forte segnale proveniente da oltre questa porta>>, spiegò Chris.
<< Ragazzo, nessuno varca questa porta da un secolo, lo sai? Nessuno sa cosa ci sia oltre, sicuramente animali morti, muri pericolanti e aria consumata. Però so quanto sia importante per voi. Se mi promettete di non farne parola e di fare attenzione, vi darò la chiave, ma se vi fate male non è affar mio >>, si affrettò a dire il guardiano.
<< Tornate da me prima possibile e ridatemi le chiavi >>.

<< Cosa facciamo? >>, chiese Chris.
<< Amico, ormai siamo qui, e se c'è davvero qualcosa è proprio oltre questa porta. Siamo in ballo, balliamo >>, rispose Mark.
Roxy e Maurice erano d'accordo.
<< E' deciso, dunque >>, sorrise Chris.
<< La caccia inizia ora >>.


Capitolo Secondo

Il guardiano aveva ragione. Appena varcata la porta il gruppo venne investito da un odore nauseante.
Carcasse di animali ", pensò Chris, e il suo pensiero trovò conferma qualche passo più in là.

Crack, Crack, Crack.
<< Ossa...umane? >>, chiese Roxy illuminando il mucchio d'ossa sulla quale il gruppo stava camminando.
<< No, Roxy, guarda bene >>, rispose Mark.
<< Sono ossa di animali. Piccioni forse, o topi >>.
<< In fila per uno, ragazzi >>, disse Chris.
<< C'è un corridoio piuttosto stretto >>.
Percorso il corridoio i quattro si ritrovarono in una grande sala buia, dalla quale partivano altri tre corridoi.
<< Piazziamo qui la telecamera fissa, Roxy >>, suggerì Maurice, e Roxy fu d'accordo.
<< Potremmo dividerci >>, propose Mark.
<< Buona idea >>, disse Chris.
<< Roxy, tu resta qui a sorvegliare i monitor, noi tre perlustreremo un corridoio a testa. Restiamo in contatto con i Walkie-Talkie >>.
Chris imboccò il corridoio centrale.
L'ambiente claustrofobico gli rendeva difficile respirare, e il cattivo odore delle carcasse di certo non migliorava le cose.
Continuò a camminare, fino a raggiungere un vicolo cieco.
Prese il suo Walkie- Talkie.
<< Qui Chris, il corridoio di centro non conduce a nulla, e il k2 non rileva alcuna anomalia >>, disse.
Crrrr,Crrrr. Un messaggio in arrivo dal suo Walkie-Talkie.
<< Sono Mark, ho trovato alcune anfore. Cavolo questa conta come scoperta archeologica >>.
<< Non toccare nulla >>, lo ammonì Chris.
<< Nessuno deve sapere che siamo qui, ricordi? Al nostro ritorno informeremo il guardiano del ritrovamento, non possiamo fare altro. Maurice, novità? >>.
<< Vicolo cieco anche qui, credo che dovremmo tornare indietro, non rilevo nessuna anom...>>, un urlo di donna lo interruppe.
<< Mio dio, è Roxy! >> , disse agli altri.
I tre si precipitarono verso la stanza centrale, trovando Roxy appoggiata contro il muro con un'espressione spaventata.
<< Cosa succede? >>, la scosse Chris.
<< L...la telecamera. G...guarda il filmato!>>, balbettò lei.
Chris prese la telecamera e fece partire il filmato.
Per i primi 5 minuti il filmato riprendeva il vecchio muro, ricoperto dai rampicanti e dalla ragnatele. Poi, però, qualcosa accadde.
Sul lato sinistro del muro, in alto, era apparsa una figura evanescente, una specie di volto di profilo. Chris pensò ad una formazione gassosa, ma cambiò subito idea. Dopo qualche minuto in quella posizione, la figura si era girata verso la telecamera. A quel punto i dettagli del volto erano più che evidenti: Due occhi, un naso, una bocca, due corna.
<< Cristo... >>, disse Mark.
<< Di tutti i nostri rilevamenti, questo è il più spaventoso! Per fortuna l'abbiamo ripreso, Roxy >>. Si girò verso di lei.
<< Roxy, cosa diavolo hai sul viso? >>, esclamò.
<< Eh? >>, chiese Roxy, toccandosi il viso.
<< Cosa c'è? >>.
Chris illuminò Roxy, e sobbalzò.
Sul volto erano comparse due linee rosse molto spesse, che partivano dagli occhi e finivano sotto il mento.
<< Maurice, la termocamera, subito! >>, urlò Chris.
L'amico puntò la termocamera sulle linee rosse.
<< E' impossibile, Chris >>, disse.
<< La temperatura di quelle linee è di 90 gradi centigradi! E' troppo elevata per la pelle! >>.
<< Ragazzi non mi fanno male >>, li rassicurò Roxy.
<< Se non me l'aveste detto voi non me ne sarei neanche accorta. Potrebbe essere una forma di allergia, usciamo un secondo dalla stanza e vediamo come va >>. Il gruppo tornò nell'atrio del castello, e dopo circa un'ora i segni sparirono. Roxy, però, scelse di tornare lì dentro.

Decisero di percorrere di nuovo i tre corridoi che partivano dalla stanza, questa volta tutti insieme. Videro le anfore trovate da Mark e scattarono qualche foto al corridoio.

...Chris...
<< Mi avete chiamato? >>, chiese Chris.
<< Io no >>, rispose Mark, e la risposta di Roxy e Maurice fu la stessa.
<< Ragazzi, ho sentito una voce che mi chiamava! >>, esclamò Chris.
<< Noi non abbiamo sentito nulla, amico >>, rispose Maurice.
...Chris...
<< L'ho sentita di nuovo ragazzi, dico davvero! >>, ripetè Chris, dirigendosi verso quella voce.
...Chris...Chris...
La voce si interruppe a metà del corridoio.
<< Il K2 sta impazzendo >>, disse Mark.
<< Va da verde a rosso in continuazione! >>.
Maurice attivò la termocamera.
<< Chris, nel punto preciso dove ti trovi la temperatura è di dieci gradi centigradi, e rilevo un punto freddo sotto i tuoi piedi >>, disse.
Chris si aiutò con i piedi a spostare le ossa che coprivano il pavimento, e si inginocchiò a controllare.
<< Ragazzi, non è un vicolo cieco >>, disse agli altri.
<< Qualcosa voleva che trovassimo questa botola >>.


Capitolo Terzo

<< Che posto è questo? >>, disse Mark.
<< Una grotta? >>.
L'ambiente era cambiato da quando i quattro erano scesi nella botola. Gli stretti corridoi e l'odore di putrefazione ora avevano lasciato posto ad una grande grotta sotterranea e ad un odore di muschio.
<< Non è una semplice grotta >>, rispose Chris avvicinandosi a delle pietre.
<< Sembra un tempio >>.
Al centro della grotta erano presenti alcune colonne distrutte, con disegni ormai resi incomprensibili dai rampicanti e dall'erosione della pietra.
Chris accese il registratore.
<< Siamo qui, come ci hai indicato. Posso sapere come ti chiami, ora? >>, chiese.
Dal registratore venne fuori una debole voce.
Più avanti...
<< Vuole che andiamo più avanti >>, disse Mark.
<< Ci avviciniamo. Non aver paura, non vogliamo farti del male >>.
Più avanti...più avanti...
Il gruppo si fermò davanti a quello che sembrava un vecchio altare.
<< Leggete qui, ragazzi >>, disse Maurice indicando un'iscrizione incisa nella roccia.
<< E' latino. Ego sum te peto, et videre queo >>.
Un forte rumore, simile a qualcosa di pesante che cadeva, giunse dal corridoio dietro l'altare.
Il K2 iniziò a rivelare forti sbalzi elettromagnetici, mentre la termocamera segnava una temperatura di 2 gradi centigradi.
<< Roxy, vai avanti tu con la telecamera ad ultravioletti >>, disse Chris.
Roxy si mise in testa al gruppo, e iniziarono a camminare illuminando il corridoio con la luce ultravioletta.
Un altro rumore, questa volta più vicino.
...Hhh...
<< Credo che sarebbe meglio tornare indietro >>, disse Maurice.
<< Questa situazione ci è sfuggita di mano >>.
<< Aaah ! >>, urlò Roxy.
<< La mia faccia! >>.
Sul viso di Roxy erano ricomparsi i segni rossi, ma stavolta erano più accesi.
<< Passatemi una bottiglietta d'acqua, svelti! >>, gridò Chris, e versò l'acqua sulle linee.
Quello che accadde in quel momento terrorizzò tutti.
Il viso di Roxy prese fuoco.

A nulla servì cercare di spegnere le fiamme, che sembravano animate di vita propria.
Roxy emise l'ultimo grido, dopodichè si accasciò al suolo, mentre le fiamme divoravano il resto del corpo.
...Hhh...
" Cosa diavolo ci sta succedendo? ", si chiese Chris.
...Hhh...
I tre si voltarono verso il corridoio dal quale proveniva il rumore.
Davanti a loro si muoveva una figura terrificante con due lunghe corna.
Le mani ossute avevano un colorito grigiastro, e le dita erano molto più lunghe rispetto alla norma. Il resto del corpo sembrava spezzato, e i movimenti della creatura lasciavano immaginare che le ossa dello scheletro fossero amorfe. Il viso era decomposto, con una cicatrice che attraversava la fronte in diagonale, mentre i grandi occhi neri guardavano il gruppo con rabbia.
La creatura aprì la bocca, rivelando denti affilati e lunghi, e si mise a camminare lentamente verso il gruppo.
<< Dio mio, cosa abbiamo scatenato! >>, gridò Maurice.
<< Scappiamo! >>.
Il gruppo si mise a correre, in cerca della botola attraverso la quale erano scesi.
Raggiunto il posto, però, non la trovarono.
<< Merda! >>, gridò Mark.
<< La botola era qui, lo ricordo bene. Che cazzo succede? >>.
<< Calmo Mark >>, disse Chris, cercando di apparire calmo.
<< Non serve a nulla perdere la calma. Cerchiamo di seminarlo attraverso i tunnel. Un'uscita dovrà esserci per forza >>.

Il gruppo si mosse silenziosamente, mentre percorreva gli umidi tunnel che partivano dall'altare.
...hhh...
I versi della creatura erano sempre più distanti.
<< D...dite che ha rinunciato? >>, chiese Maurice.
<< Non credo >>, rispose Chris.
<< Ma perlomeno siamo lontani da lui>>.
...Lo credete davvero?...
<< Lo sentite anche voi? >>, sussultò Chris.
<< Non abbiamo sentito nulla, Chris. Di nuovo quella voce? >>, disse Mark.
...Non uscirete da qui...hhh...mai...
<< Ci sta seguendo, ragazzi. Dobbiamo sbrigarci ad uscire da questo inferno >>, rispose Chris.
<< Sentite anche voi questo rumore? >>, disse Maurice.
Il gruppo rimase ad ascoltare.
Acqua, acqua corrente ", pensò Chris.
<< Muoviamoci, se c'è un canale ci condurrà all'esterno >>, disse alla squadra.
Dietro di loro la creatura avanzava, questa volta velocemente.
Il gruppo percorse i bui corridoi illuminati solo dalle loro torce, seguendo il rumore, fino ad arrivare davanti ad una porta.
<< Credo che oltre questa porta ci sia il canale >>, disse Chris.
<< Aiutatemi ad aprirla >>.
<< Cazzo! Veloci, è qui! >>, gridò Maurice girandosi verso il buio corridoio.
Un attimo dopo si udì un rumore orribile, seguito da un forte odore metallico.
Maurice si girò lentamente verso Chris e Mark.
Il viso era stato strappato via, assieme agli occhi.
<< S..s.. >>, cercò di dire, prima che una mano artigliata uscisse dal suo torace, con in mano quello che restava del suo cuore.
<< Tira! Cazzo, tira! >>, urlò Chris.
Con un ultimo strattone la porta si aprì, e i due entrarono chiudendo la porta e bloccandola con il loro peso.
Nessuno tentò di sfondare la porta, o di aprirla.
Nessun graffiare, nessun passo.
La creatura se n'era andata.
<< No, no >>, sospirò Chris, abbandonandosi al dolore.
<< Prima Roxy, ora Maurice >>.
<< Usciamo di qui, amico. Una volta fuori avviseremo le autorità >>, disse Mark in preda alle lacrime.
Non ci crederanno mai, penseranno che siamo stati noi ", pensò Chris, senza però dirlo all'amico.
<< Andiamo, dovremmo essere vicini al canale >>, disse invece.
Girando l'angolo, tuttavia, accadde qualcosa che non avrebbero mai potuto immaginare.
Erano tornati all'altare.


Capitolo Quarto

<< Maledizione! Maledizione ! >>, urlò Mark.
Questa volta Chris non tentò nemmeno di tranquillizzarlo. Ormai i recenti avvenimenti avevano stravolto la sua mente.
Chris si era sempre definito un ragazzo con la "mente aperta", in grado di accogliere ogni fenomeno e tentare di studiarlo.
Questa volta, però, non c'era nulla da studiare. Lì, in quell'antica grotta, una creatura spaventosa oltre ogni immaginazione stava cercando di ucciderli, non prima però di aver giocato con le loro menti.
...Chris...
Di nuovo quella voce, questa volta più chiara, come se la creatura avesse ripreso le forze.
...Vieni da me...
Chris scosse la testa cercando di scacciare la voce, ma non ci riuscì.
...Vieni...
<< Mark, è qui, mi sta parlando. Spostiamoci in un altro tunnel. Uno di questi deve per forza condurre ad un'uscita >>, disse all'amico.
...Un'uscita...ti sbagli...
Chris ignorò la voce. Se voleva uscire di lì, non avrebbe dovuto cedere alla follia.
All'improvviso i due si fermarono.
Davanti a loro c'erano i corpi di Roxy e Maurice, ridotti ormai a brandelli.
La testa bruciata di Roxy era stata infilzata con una trave di legno, mentre quella di Maurice sembrava osservarli da una rientranza nel muro.
<< Andiamo avanti >>, disse Chris tremando.
<< Vuole spaventarci e farci tornare da lui. Dobbiamo proseguire >>.
I due passarono tra i corpi dei loro compagni,e continuarono a seguire il corridoio.
<< Chris, attento! >>, grido Mark all'improvviso, ma Chris non fece in tempo a spostarsi.
Una pietra cadde sulla sua testa, poi buio.

...Chris...
<< Chi sei tu? >>
Io non ho un nome. Sono un dimenticato.
<< Cosa vuoi da noi, bastardo? >>
Ho fame...nessuno viene qui da un secolo. Ho atteso troppo, devo nutrirmi. Ti hanno raccontato di un'ombra che vagava nel castello?
<< Si >>
Bene, ero io. Sai, un antico rituale mi tiene bloccato qui da secoli. Fuori da questa grotta sono incorporeo...non posso nutrirmi.
Immagina che gioia quando vi ho condotti qui, e il guardiano vi ha fatti entrare.
Ero sempre io...voi siete qui perchè l'ho deciso io...ma c'è ancora speranza, per te.

<< Cosa? >>
Se farai come ti dico, potrai andartene da qui.
<< E Mark? >>
Lui mi serve, devo nutrirmi. Uccidilo...uccidilo e sarai salvo...
<< Non lo farei mai, maledetto! >>
Hahahahaha

Intorno a Chris iniziarono a comparire delle ombre, che pian piano assunsero sembianze antropomorfe. Chris riconobbe i volti di Roxy e Maurice.
<< Uccidilo...è l'unico modo...>>, dicevano le creature.
Una nuova ombra comparve accanto a Chris, assumendo la forma di Mark.
<< Uccidimi, Chris...ormai siamo comunque morti. Non sentirò nulla, e tu sarai libero >>, disse.
Tutte le creature iniziarono a cantilenare, avvicinandosi a Chris fino a coprirlo.
<< Uccidilo...uccidilo...uccidilo >>


<< Aaaah ! >>, urlò Chris, aprendo gli occhi.
<< Calma, amico >>, lo tranquillizzò Mark.
<< Sei svenuto per qualche istante. Come ti senti? >>.
<< B..bene >>, rispose Chris.
<< Andiamo, ti aiuto a tirarti su >>, disse Mark.
<< Andiamo? Dove? >>, chiese Chris.
<< Dobbiamo trovare un'uscita >>, rispose.
Chris scoppiò a ridere, mentre Mark lo guardava sorpreso.
<< Uscita? Hahahaha ma non capisci? Non esiste uscita, non c'è salvezza per noi. Moriremo qui, uccisi da quella creatura >>, rise Chris.
<< Sei impazzito? >>, gridò l'amico.
<< Abbiamo perso due amici, siamo scappati in questi tunnel per cosa? Per dire che non ce la faremo mai? Riprenditi, amico, e alzati >>. Detto questo Mark sollevò Chris con la forza.
...uccidilo...
Il sorriso di Chris si tramutò in un'espressione furiosa.
Spinse Mark a terra e gli salì addosso.
<< Tu non capisci ! >>, urlò,mentre le sue mani si avvicinavano al collo di Mark, stringendolo.
<< Non capisci, lui sa dove siamo, può ucciderci quando vuole! >>.
...uccidilo...uccidilo...
<< Chris...ti p...prego >>, tossì Mark.
Chris liberò il collo di Mark, prendendo la pietra che poco prima era caduta sulla sua testa.
...uccidilo...
<< Lui ha scelto me! >>, urlò sbattendo la pietra sul volto dell'amico.
<< Me, me, me, solo io posso uscire di qui, solo io ! >>.
Il corpo di Mark si agitò sotto i ripetuti colpi della pietra, poi smise di muoversi.
Alle spalle di Chris comparve la creatura.
...sei libero..., disse.

RAPPORTO DELLA POLIZIA INGLESE


Questa mattina, in data 24 ottobre 2015, le forze dell'ordine sono intervenute al castello di Warwick per indagare su un caso di omicidio multiplo.
Il sospettato, Chris Thompson, è accusato di aver brutalmente ucciso tre membri della sua squadra. I quattro si erano recati al castello allo scopo di investigare su alcuni presunti fenomeni paranormali. Il signor Thompson, dopo aver infranto il divieto di accesso ad una zona pericolante del castello, ha ucciso i suoi compagni, per poi fuggire. Al momento non si conosce la posizione del sospettato, la polizia sta conducendo ulteriori ricerche.

DUE ANNI DOPO



Era una giornata molto calda, al Warwick Castle. Quello estivo era il periodo di punta dei turisti, ragion per cui il castello era affollatissimo.
Un gruppo di turisti americani si avvicinò alla reception.
<< C'è nessuno? >>, chiese uno di loro.
Nessuno ripose.
<< Caro >>, disse la donna accanto a lui.
<< Sicuramente oggi tutte le guide saranno occupate. Guarda quanti turisti >>.
<< Hai ragione, abbiamo scelto il giorno sbagliato per una visita >>.
<< Buongiorno, signori >>, esclamò una voce euforica dal gabbiotto.
<< Scusatemi, mi ero assentato un momento. Ditemi pure >>.
<< Che fortuna >>, disse un turista.
<< Vorremmo effettuare una visita guidata del castello >>.
<< Beh, siete nel posto giusto >>, rispose la guida.
<< La nostra guida purtroppo si è ammalata, ma niente paura, la sostituisco io. Mi chiamo Chris Andrews, e oggi sarò la vostra guida. Allora, ho in serbo per voi un tour davvero speciale. Vi piacerebbe entrare in un'ala segreta del castello? >>.


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Commenti: 4
  • #1

    Licia Mizzan (martedì, 11 ottobre 2016 16:08)

    Bellissimo racconto in cui si intrecciano elementi di fantasia con elementi realistici attorno ad un campo ancora molto parzialmente esplorato ma degno di interesse. L'autore ha saputo creare l'atmosfera giusta tra curiosità e paura. Ottimo il finale. Coerente l'intreccio.

  • #2

    Christian Scarpa (martedì, 11 ottobre 2016 17:27)

    Ti ringrazio per il commento, Licia :) Mi sono cimentato in questo esperimento di intreccio, e sono davvero soddisfatto del risultato :)

    Grazie ancora :)

  • #3

    Marco Moschetti (martedì, 11 ottobre 2016 21:21)

    Sul solco dei precedenti racconti, anche qui è avvertibile il crescente senso di inquietudine dei protagonisti, fino alla sconcertante rivelazione finale. Un ottimo creepypasta, con atmosfere nelle quale il lettore si immerge e non può dirsene fuori fino ad aver letto l'ultima parola.
    Bravo!

  • #4

    Christian Scarpa (martedì, 11 ottobre 2016 21:39)

    Grazie mille per la tua recensione Marco, mi fa davvero piacere che il racconto ti abbia fatto questo effetto ( che era quello sperato ) ;)