Il morso di Anubi


Indice


Capitolo Primo

Diario di Chris Blane.

10 Maggio 1998

Il mio nome è Chris Blane, ed ero un archeologo con la passione per l'antico Egitto.
Ho effettuato ricerche su ogni genere di sito archeologico, ma nessuno ha mai eguagliato la sensazione di mistero che si prova entrando in una piramide, o la gioia nello scoprire un passaggio segreto al suo interno, percorrere lunghi corridoi pieni di geroglifici per poi trovare un sarcofago e tutti i tesori che contiene la camera di sepoltura. Penso che sia soprattutto per le piramidi che ho intrapreso questa carriera. Come detto prima, ERO un archeologo. Tutto è cambiato un anno fa, con l'arrivo di lei.

Il suo nome era Elizabeth, ed era una donna magnifica già da allora. Ricordo bene il momento in cui ci siamo conosciuti. Eravamo nel sito archeologico di Giza, ad esaminare la grande piramide: Io, un giovane archeologo di 25 anni, bello (almeno così ho sentito dalle varie donne che conoscevo) e con uno spirito avventuriero. Lei, una archeologa alle prime armi, un pò sbadata, ma sempre con il sorriso, e con i capelli che splendevano sotto la luce del sole. Nel giro di pochi giorni è nato l'amore, e poco dopo abbiamo deciso di sposarci. Il nostro matrimonio e i numerosi impegni, purtroppo, hanno tenuto me e mia moglie lontani dai siti archeologici per un bel po, e come se non bastasse alla mia squadra sono stati tagliati i fondi qualche tempo dopo. Niente più ricerche.

Quello è stato il momento in cui io ed Elizabeth abbiamo deciso di cambiare vita.

Perchè questo diario? Ho già detto che sono un tipo avventuroso, vero? Bene, voglio documentare ogni mio giorno importante da ora in poi, sperando di vivere qualche avventura ( e soprattutto, per non dimenticarle una volta vissute).

11 Maggio 1998

Si parte, destinazione Cambridge! Io e Liz abbiamo preparato tutto, e finalmente stiamo per trasferirci nella nostra nuova casa. Non sono mai stato una persona molto fortunata, ma devo ammettere che trovare una casa bellissima nel centro della città e ad un prezzo ridicolo è stato davvero un grande colpo di fortuna. Ho mandato il mio curriculum e quello di Liz all'università di Cambridge, con la speranza di venire inseriti come insegnanti.
Liz non è molto contenta, in verità. Secondo lei la casa nasconde una truffa. Ok, non nego che il prezzo bassissimo per una casa in centro abbia dato anche a me qualche sospetto, ma io sono il tipo da "provare per credere". Se sentirò truffa nell' aria deciderò il da farsi.

12 Maggio 1998

Liz si sbagliava, eccome ! Non solo la casa è meravigliosa, ma sembra non esserci alcuna truffa, e soprattutto, l'università mi ha accetato come insegnante di archeologia! Purtroppo non hanno accettato Liz, in quanto non aveva i giusti requisiti ( secondo loro). Come l'ha presa lei? Con il suo solito,meraviglioso sorriso e con la frase <<poco male, avrò più tempo da dedicare a te>>. Che donna meravigliosa!
Iniziamo la sistemazione all'interno della nuova casa, e domani inizierò a lavorare, per cui scriverò appena avrò del tempo libero.

15 Maggio 1998

Caro diario, eccomi qui. Scusa per l'attesa, ma sono stato molto occupato. Non temere, ti racconto tutto. Tanto per cominciare, l'ingresso all'università è stato un pò brusco. Evidentemente agli studenti non piacciono i professori di archeologia (anzi, a ben pensarci, agli studenti non piacciono i professori in generale).
Ho notato anche molte studentesse che erano più interessate a me che alla materia, e Liz è diventata subito molto gelosa (sono ancora un bell'uomo, a quanto pare).
Parlando della casa, la sistemazione è andata a buon fine, abbiamo dato una pulita a tutto quanto, sistemato le nostre cose, e fatto la conoscenza di un brutto ratto nella cantina sotterranea!
Ah, dimenticavo. Sempre nella cantina ho trovato un vecchio portagioie in legno. Sembrava che stesse lì da molto tempo, quindi sicuramente la famiglia che era stata qui prima di noi l'aveva dimenticato lì sotto.Non capisco, però, perchè in cantina. Non resistendo alla curiosità ho chiamato Liz e l'abbiamo subito aperto. Al suo interno c'era un foglio di carta e uno strano pendente. La sua forma era davvero strana, ma ad entrambi è sembrato un cane con agli occhi due brillanti. Lo so, non sembra molto bello descritto così, ma visto di persona era davvero meraviglioso. Mi ero completamente dimenticato del biglietto, così lo aveva letto Liz. <<caro professor Walker, se sta leggendo questo biglietto è probabile che io non ce l'abbia fatta. Non sono riuscito a distruggere il morso di Anubi, per cui lascio a lei il DOVERE di farlo. Non si faccia ingannare dall'artefatto. Con me ci è riuscito e non sono riuscito a distruggerlo in alcun modo. Ogni volta che provavo a distruggerlo qualcosa mi fermava, come una voglia di tenerlo con me per sempre. Non ho più molto tempo, lui è qui per me. La prego, distrugga l'amuleto. Siamo in tanti qui, venga a stare con noi!>>
L'ultima frase mi ha fatto sobbalzare. Un improvviso cambio di discorso, come se due diverse persone avessero scritto quel biglietto. A quel punto mi sono messo a ridere a crepapelle, e lo stesso vale per Liz! Abbiamo passato troppo tempo all'interno delle piramidi, luoghi in cui chi si avventurava veniva maledetto. Questo è quello che dicevano gli abitanti delle città vicino ai vari siti. Ogni città aveva una leggenda diversa sulla maledizione della piramide, credo che lo facessero per far crescere l'interesse dei turisti e degli archeologi (il che voleva dire molti soldi per loro).
Per di più, il giorno dopo il ritrovamento del portagioie ho condotto alcune ricerche, e ho scoperto che il morso di Anubi non appare in nessun documento. Solitamente nei documenti si fa riferimento a tesori particolari, o "maledetti". Ma in questo caso nulla. So che avrei dovuto donarlo al museo ma, dato che l'amuleto era del tutto sconosciuto,ho deciso di donarlo a Liz. Ne è stata molto contenta, dico davvero, una gioia immensa, ed è stato il suo turno di farmi un bel dono. Mi ha detto di aspettare un bambino !


Capitolo Secondo

18 Maggio 1998

Io e Liz abbiamo litigato. Non è stato uno dei soliti litigi che si risolvono in poco tempo, ma un litigio pesante. Tutto è iniziato questa mattina, mentre ero all'università a tenere la mia lezione. Una delle studentesse sedute in prima fila mi ha fatto l'occhiolino in maniera sensuale, ma non ho dato troppo peso alla cosa. Alla fine della lezione mi sono seduto in mensa per mangiare prima della lezione pomeridiana, e la ragazza, di nome Hannah, mi si è avvicinata per chiedermi di darle ripetizioni private. Mentre lei parlava, ho notato che la sua mano indugiava più del necessario sulle mie spalle. E' stato in quel momento che è entrata in mensa mia moglie per darmi alcuni documenti che avevo dimenticato a casa, e vedendo la ragazza le è saltata addosso, prendendola a pugni e chiamandola in tutti i modi più offensivi. Sapevo che mia moglie era gelosa, ma non si era mai comportata in questo modo! Ho subito tolto Liz di dosso ad Hannah e l'ho portata via. Lei ha iniziato ad insultarmi, gridando che ero un infedele, un poco di buono, e che ci provavo con le studentesse del corso. A nulla è servito cercare di farla ragionare, per cui lei è tornata a casa furibonda e io sono dovuto restare in facoltà per la lezione pomeridiana.
Spero che si calmi prima del mio ritorno.


Aggiornamento - ore 19.00:
Sono da poco tornato a casa. Liz è allegra e spensierata come non mai, ed è pentita di quello che ha fatto oggi. Ne sono felice, non mi piace vedere mia moglie con il broncio.

19 Maggio 1998

Le cose tra me e Liz sembrano andar male. Oggi è stata per quasi tutto il tempo nervosa. Ad ogni mia parola mi rimproverava di non trattarla bene, di tradirla, di non volere nostro figlio. Perchè è così nervosa? Di questo passo, ho paura di perderla.

Aggiornamento - ore 18.50:
Oggi pomeriggio, al supermarket, Liz si è messa a sbraitare con la cassiera senza motivo offendendola pesantemente. Qualcosa decisamente non va...

20 Maggio 1998

Sto iniziando a far caso ai dettagli. Ogni volta che Liz è nervosa ha quella dannata collana al collo. So bene che io stesso ho ammesso di non credere a queste storie, ma non credo si tratti solo di coincidenze. Meglio indagare sull'argomento. Stanotte stessa nasconderò l'amuleto e vedrò cosa succederà.

21 Maggio 1998

La giornata è cominciata benissimo. Liz si è decisamente calmata, e non ha ancora nominato la collana. Le mie ricerche, però, non hanno dato nessun frutto. Non riesco a trovare nessuna informazione.

Aggiornamento - ore 15.00:
Un attimo! Ma certo, il professor Walker! Il biglietto era destinato a lui! Inizio a fare qualche ricerca, sperando di trovare qualche risposta.

Aggiornamento - ore 17.30:
Ho svolto alcune ricerche sul professor Walker. Alan Walker, 58 anni, docente di storia all'università di Cambridge. Morto suicida due anni fa, lanciandosi dalla finestra del suo appartamento, proprio quello in cui io e Liz ci troviamo in questo momento! Ecco spiegato il prezzo basso della casa.
Sono stato all'università fino a poco fa, chiedendo in giro del professor Walker. Da quanto mi è stato riferito il professore era sempre stato un tipo solitario, e pare che avesse avuto una relazione con la bibliotecaria dell'università. Lei mi ha dato alcune informazioni importanti, rivelandomi che negli ultimi tempi il professor Walker si comportava in modo strano, e iniziava ad avere allucinazioni che lo terrorizzavano a tal punto da farlo restare in casa per giorni.
Ho deciso, distruggerò il morso di Anubi domattina.

Aggiornamento- ore 04.00
E' accaduto qualcosa di molto strano. Dormivamo tranquilli, quando ad un certo punto Liz si è alzata e si è messa ad urlare a squarciagola. Non c'è stato verso di calmarla, gridava alcune parole incomprensibili, e dopo un bel pò di tempo, di colpo, si è stesa e si è addormentata. L'ultima parola che ha detto, però, è entrata in me come una coltellata. Anubi.

22 Maggio 1998

Non ci riesco. Stamattina, mentre Liz ancora dormiva, ho tolto l'amuleto dal suo nascondiglio, l'ho portato in giardino e ho preso un grosso martello. Ero pronto a colpire, ma qualcosa me lo ha impedito. Non so spiegare cosa mi abbia fermato, so solo che in quel momento mi sono sentito attratto dall'amuleto, a tal punto da non riuscire a sbarazzarmene.
Sono tornato in casa per nasconderlo, ma è un vero peccato, un oggetto così bello non merita di essere lasciato chiuso in una scatola. Lo vedrei meglio al mio collo. Liz, però, lo vedrebbe, e non voglio dividerlo con lei. Meglio tenerlo in tasca.


Capitolo Terzo

23 Maggio 1998

Liz ha scoperto che tenevo in tasca l'amuleto. Inizio a non sopportarla più, è sempre arrabbiata e mi tratta male. Oggi l'ho picchiata, per farle capire che deve obbedire a me, solo a me.

Aggiornamento - ore 18.00:
Che diavolo sta succedendo? Ho riletto il diario e non ricordo di aver scritto le ultime due giornate. Non ricordo di aver tenuto l'amuleto, o di aver picchiato mia moglie. La amo, e non oserei mai farle del male!
Ora capisco che la maledizione del morso di Anubi è vera, ma non riesco a liberarmi dell'amuleto.
Devo mandare questo oggetto maledetto al mio amico Nathan, uno studioso dell'occulto, anzi voglio evitare di rimandare a domani e svegliarmi in trance per tenermelo in tasca. Glielo porterò subito, e porterò il diario con me.

Aggiornamento - ore 19.45:
Sono riuscito a dare l'amuleto a Nathan, e lui ha confermato che si tratta di un oggetto molto pericoloso che si credeva esistesse solo nelle leggende. È buffo: io, che non ho mai creduto a queste cose, mi ritrovo coinvolto in una maledizione, e lo stesso vale per Liz. Ho lasciato l'amuleto a lui (sembra che non ne venga influenzato), e ora tornerò a casa. Finalmente siamo liberi, e devo confessare che appena uscito dalla casa di Nathan mi sono sentito più leggero. Ora voglio solo andare da Liz e dirle che la amo e che i nostri guai sono finiti!

28 Maggio 1998

La mia vita non potrebbe andare meglio di così. Due giorni fa ho fatto leggere questo diario a Liz, che ha compreso tutto e mi ha perfino perdonato per averla picchiata. Lei, a differenza mia, ricorda ogni singolo giorno, ma non riesce a spiegarsi perchè si è comportata così. L'unica cosa che non ricorda è la notte in cui si è messa a gridare. Lasciamoci da parte questa storia, ormai è tutto finito.
La nostra vita scorre serena e stiamo già pensando al nome da dare al bambino: Jacob se sarà un maschio, Lucy se sarà una femmina.

Ho fatto bene a scrivere questo diario ed aver documentato un'altra avventura, anche se questa più di tutte mi ha terrorizzato. Non credo di volerne vivere altre così, mai più.

31 Maggio 1998

Caro diario, queste saranno le ultime parole che scriverò...sono chiuso in un ripostiglio nella nostra camera da letto, e scrivo queste ultime righe per mettere in guardia chiunque osi avvicinarsi all'amuleto. Si, purtroppo è ancora qui. Sono tornato a casa dall'università, e ho subito sentito un odore metallico provenire dalla cucina. Mai, nemmeno nei miei peggiori incubi, avrei potuto immaginare la scena che avrei trovato una volta entrato al suo interno. Di spalle, piegata sulle ginocchia, c' era Liz che rideva. Pensando ad un gioco mi sono avvicinato a lei, ma più mi avvicinavo, più mi rendevo conto che quell'odore metallico era sangue.
Davanti a Liz c'era Nathan, o meglio quello che rimaneva del mio miglior amico. Aveva la pelle del volto strappata e sull'addome aveva un profondo squarcio, dal quale usciva il suo intestino, intestino che mia moglie teneva tra le mani!
E' stato quello il momento in cui Liz si è girata, ma di mia moglie non c'era più nulla. I bellissimi capelli biondi ora erano sporchi di sangue, così come la sua bocca, dalla quale pendevano brandelli di pelle. I suoi occhi avevano assunto un aspetto terrificante, e un colore giallastro. A terra, accanto a Liz, c'era il morso di Anubi.

Sono corso su per le scale in camera nostra, e mi sono chiuso all'interno del ripostiglio, ma so già che è solo questione di tempo. Quella creatura non si fermerà finchè non mi avrà trovato.
Sento le sue grida, la sento pronunciare parole incomprensibili, che stanno pian piano portando il caos nella mia mente. E' vicina alla porta della st

Aggiornamento - ore 05.00:
È stato solo un brutto sogno, ora sto bene e non ho più paura.
Di quel brutto incubo ricordo solo Liz che apriva la porta del ripostiglio con in mano un coltello. Ha gridato ancora il nome di Anubi, prima di pugnalarsi al ventre, dove il frutto del nostro amore sarebbe cresciuto prima di venire al mondo. Poi, prima di morire, si è scagliata su di me, e l'ultima cosa che ho visto è stato il suo coltello entrare nella mia carne: una volta, due volte, tre volte...poi buio.

A quel punto mi sono svegliato. Liz era accanto a me, più bella che mai. Mi ha preso per mano e mi ha condotto giù per le scale, dove mi stavano aspettando sorridendo tre uomini.
Il primo era Nathan, felice di rivedermi, il secondo era un ragazzo molto taciturno, ma sempre sorridente, e il terzo era un uomo anziano. Quest'ultimo ha detto di chiamarsi Alan Walker, e di essere un professore di storia.

Sono felice ora, perchè so che l'amuleto è ancora nella nostra casa, in attesa che dei nuovi inquilini lo trovino e si uniscano a noi, per sempre!

Siamo in tanti qui, venite a stare con noi!


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Commenti: 4
  • #1

    martina (domenica, 19 giugno 2016 11:05)

    Anche questo un racconto meraviglioso :) sei bravissimo. .continua così . bravo bravo bravo ☺

  • #2

    Christian Scarpa (domenica, 19 giugno 2016 11:15)

    Grazie amore davvero tanto :) Continuerò a dare sempre il massimo :) Ti amo tantissimo :*

  • #3

    Loredana (giovedì, 27 ottobre 2016 20:57)

    Davvero molto bello!
    Un finale che non mi aspettavo, e non mi capita spesso ;)

  • #4

    Christian Scarpa (giovedì, 27 ottobre 2016 21:58)

    Grazie per il commento Loredana, mi fa piacere che ti sia piaciuto :)